Cosa considerare sui baby monitor

La giornata di ognuno di noi è oramai così intensa che ci si ferma veramente poco. Tutto ciò che ci circonda è in continuo movimento e bisogna stare al passo per non restare fuori dalla mischia. L’evoluzione tecnologica ha fatto sì che si inventassero ogni giorno nuovi strumenti che potessero aiutare ogni singolo individuo nella quotidianità.

Un aiuto a svolgere più cose nello stesso momento senza stancarsi troppo, tutto ciò che può alleviare una fatica, infatti, è oramai cosa gradita da tutti. Pensate ai telefoni.

Non più col filo che ti costringeva vicino ad una scrivania, oggi mentre rispondi al telefono puoi camminare da una stanza all’altra e fare altre cento cose.

Elettrodomestici con timer che ti permettono di uscire e fare il lavoro durante la tua assenza in casa, una lavatrice che lava mentre tu non ci sei ed un’asciugatrice che ti farà trovare il bucato caldo ed asciutto.

Ma come può la tecnologia aiutarci ad essere genitori migliori?

Pensa ad una mamma, una brava mamma. Vuole essere sempre presente vicino il suo bimbo, soprattutto quando è nei primi mesi di vita. Il bimbo dorme la maggior parte del giorno quando è in tenerissima età e spesso la culla viene posta in prossimità della visibilità dei genitori per controllare qualsiasi movimento del piccolo.

Ma spesso questo vuol dire non poter essere liberi di fare i lavori domestici in serenità. Nascono così i baby monitor. Sono piccole radioline o meglio uno strumento audio ricevente ed uno trasmittente.

Si pongono uno in prossimità del bimbo ed uno in prossimità del genitore o di chi ne fa le veci. La parte ricevente la puoi spostare e tenere con te spostandoti da una stanza ad un’altra. Ha un raggio di ricezione ragionevole e copre sicuramente la superficie di una normale abitazione.

Consente di ascoltare tutti i suoni che il bimbo può produrre. Durante il sonno si ascolta il labile suono del suo respiro, un movimento nella culletta o il suo primo pianto al risveglio.

Un ulteriore passo avanti: i video baby monitor

Ma non ci si è fermati all’invenzione di ciò che capta il solo suono. Si è andati oltre, inventando i video baby monitor. Non solo monitorizzi il tuo piccolo usando l’udito ma puoi controllarne l’attività guardandolo da un monitor.

Magari l’uso dei video angel care è più utilizzato con bimbi più grandi che già possono essere lasciati da soli o con amichetti a giocare nella loro camera. Monitorarli, però, non significa sorvegliarli, privarli della propria libertà ma spesso significa prevenire.

Non si può essere sempre presenti, anche la più grande buona volontà ti impedisce di non avere un attimo di distrazione più o meno motivata da giusta causa. Spesso potrebbe risultare utile l’uso dei angel care video, proprio per dare sicurezza ad un bimbo che nella fase della crescita incomincia a scoprire le sue paure ed il suo coraggio.

Lasciarlo solo in una stanza servirà per verificare la sua moralità, le prime bugie per un giochino rotto o perché no la prima pipì nel vasino senza l’aiuto di nessuno.

Avere un angelo dietro la porta, vigile, attento e discreto.

In ultimo, da non sottovalutare l’uso improprio che potrebbe farsi di questo dispositivo; infatti, come per tutte le nuove tecnologie, il rischio che si corre è purtroppo l’uso sbagliato che se ne fa.

In auto rispondere al telefonino tenendolo in mano è certa causa di distrazione e di probabile incidente. Un angel care lasciato per ore acceso senza che mai nessuno si prenda il fastidio di guardare con gli occhi e sentire con le orecchie potrebbe essere sinonimo di cattive abitudini ed indifferenza.

La maledizione della caldaia rotta

A chi piace la doccia fredda nel cuore dell’inverno? Probabilmente neanche l’abominevole uomo delle nevi gradirebbe un simile trattamento e sebbene l’acqua fredda a prima mattina aiuti a svegliarsi e a tonificare il corpo, la vita è già abbastanza impegnativa e a volte stressante per volere davvero questa punizione.

Fortunatamente esistono le caldaie che ci permettono di godere dell’acqua calda e quindi di una doccia piacevole per iniziare la giornata o di un bagno caldo per quando si torna da lavoro.

Capita però a volte di rendersi conto con orrore e anche con un certo fastidio che l’acqua calda proprio non vuole saperne di uscire, regalandovi fantastici brividi e facendovi imprecare contro la vostra caldaia che ovviamente se ne sta lì rotta e dei vostri insulti non se ne importa minimamente.

Il problema delle caldaie nelle case in affitto

Spesso questo spiacevole inconveniente succede quando si è in una casa dove la caldaia è troppo vecchia e della quale non si conosce neanche l’anno di acquisto.

Una situazione tipica è quando si va a vivere in un appartamento in affitto, visto che ci si trova elettrodomestici non proprio nuovi e spesso utilizzati nel corso degli anni dai padroni di casa e dagli altri ospiti prima di voi.

Infatti prima di entrare in una casa come inquilini è sempre saggio informarsi sullo stato degli elettrodomestici casalinghi chiedendo al proprietario. Per esempio se la caldaia è troppo vecchia, ci si può accordare per comprarne una nuova in modo da non dover incorrere in spiacevoli sorprese, dopotutto prevenire è sempre meglio che curare.

Se invece avete appena comprato casa e volete installare la vostra caldaia, non sceglietene una troppo economica o di qualche marca sconosciuta, perché state sicuri che vi durerà poco e anche per quel poco tempo di servizio non funzionerà come deve.

Importante è anche la manutenzione della vostra caldaia, perché spesso il calcare si accumula nei componenti e genera fastidiosi e repentini sbalzi di temperatura, passando dall’acqua calda e l’acqua fredda.

Poche speranze con una vecchia caldaia

Nel caso non si riesca proprio a riparare il guasto e la caldaia è comunque vecchia, invece di ostinarsi a chiamare un tecnico per ripararla è sempre meglio comprarne una nuova, magari un modello più affidabile di quella che avete già in casa.

Il tecnico potrebbe anche avere successo nella riparazione di una caldaia troppo usata, ma sicuramente dopo la riparazione non vi durerà per troppo tempo e sarete costretti a trovare un’altra soluzione.

Anche cercare di ripararla da soli non è una grande idea, specialmente se col fai da te proprio non ci sapete fare, ci sono dei componenti che se non si sa come sostituire non si farebbe altro che peggiorare la situazione. Documentatevi sui modelli di caldaia più affidabile e optate per una marca ben quotata, magari consultando le recensioni degli esperti sul web e anche quelle degli utenti.

L’ultima meraviglia tecnologica: il Drone

Ultimamente sono state rilasciate delle tecnologie che si potevano solo vedere nei film o libri di fantascienza, facendo sospettare che forse gli sceneggiatori o scrittori di tali opere fossero già a conoscenza del futuro.

Robot telecomandati capaci di riprendere immagini dall’alto? Sembra quasi uno scenario impossibile se non in un film ambientato in un mondo lontano e in effetti fino a neanche vent’anni fa sarebbe stato impensabile poter vedere dei piccoli robot volanti volare nel cielo per fare fotografie o riprese dall’alto, mentre adesso è assolutamente possibile grazie ai Droni.

Tecnologia militare

L’UAV (Unmaned Ariel Vehicle) o in italiano APR (Automobile a Pilotaggio Remoto), più comunemente conosciuto come Drone in realtà è una tecnologia che a livello militare esiste dalla prima guerra mondiale, ma ovviamente era molto diversa da quello che possiamo vedere al giorno d’oggi.

Il principio fondamentale a livello militare è quello di avere un mezzo aereo offensivo o per la ricognizione comandato a distanza che ovviamente viene utilizzato in situazioni dove si vuole evitare il rischio di perdere vite umane in caso di incidenti o imprevisti.

Gli APR militari possono anche essere dotati di armamenti, diventando così delle vere e proprie macchine da guerra comandate a distanza. Negli ultimi anni l’utilizzo dei droni è stato reso pubblico anche ai civili e viene utilizzato in modi diversi, anche se lo scopo principale è sempre quello di effettuare riprese dall’alto.

Il Drone per i civili

L’APR a livello civile viene utilizzato spesso per monitorare alcuni luoghi di lavoro, fare rilevamenti architettonici e anche tenere d’occhio la fauna nelle riserve naturali.

Se pensiamo che prima dell’avvento di questa tecnologia era necessario avvalersi di un elicottero o di un aereo e di conseguenza di un pilota, adesso è possibile effettuare queste operazioni tramite un piccolo robot volante.

Ultimamente alcuni siti di e-commerce stanno addirittura studiando il modo di effettuare la consegna degli oggetti acquistati tramite i droni, pensate a che effetto potrebbe fare ricevere un pacco tramite un robot volante anziché dal postino.

Il Drone in realtà può essere utilizzato anche per scopi più semplici, come per esempio le riprese dall’alto durante una partita di calcio, oppure durante una festa o un matrimonio per riprendere immagini ad alta quota.

Essendo un oggetto particolarmente costoso di solito viene noleggiato insieme a una troupe di fotografi che sanno come comandarlo, perché comunque il Drone per le riprese aeree non è uno strumento facile da pilotare, è piuttosto pesante e inoltre essendo munito di eliche può essere anche pericoloso per i l prossimo in caso se ne perda il controllo.

Quindi se si decide di acquistarne uno per uso personale è sempre meglio fare parecchia pratica in zone non affollate, visto che comunque si tratta di una tecnologia ancora giovane e quindi non proprio sicura al cento per cento.

Com’è fatto il tessuto rinfrescante

Quando arriva il caldo non si sa più come vestirsi, si inizia a rovistare nell’armadio alla ricerca di indumenti bianchi e possibilmente evitando il nero, si tirano fuori le camice estive che si portano un po’ sbottonate, gli smanicati, i pantaloncini e per i piedi i calzini corti e leggeri.

Si corre ai ripari in qualsiasi modo, bagnandosi la testa, infilandosi sotto la doccia e quando si ha tempo andando in piscina o al mare per rinfrescarsi. Sarebbe sicuramente un sollievo se si potesse andare in giro per la città o a lavoro in costume da bagno, ma ovviamente il gesto oltre a farci prendere per pazzi ci farebbe anche perdere il lavoro.

Che bello sarebbe avere dei vestiti che rinfrescano, invece di aumentare il nostro calore corporeo e farci passare le pene dell’inferno a preoccuparci di trovare i deodoranti adatti, a cercare di non essere a disagio perché magari si suda troppo e a stare a fare lavatrice dopo lavatrice senza sosta, una dietro l’altra, per tenere i panni puliti.

Anche chi fa sport all’aperto durante l’estate cerca in giro per i negozi gli abiti in fibra sintetica per alleggerire lo sforzo fisico che ovviamente con l’umidità e con il calore si moltiplica.

Dispersione termica

All’Università di Stamford devono avere pensato le stesse identiche cose, perché alcuni ingegneri hanno creato un tessuto plastico che quando viene abbinato al cotone riesce fare in modo che il colore corporoeo si disperda.

Questo materiale rivoluzionario e innovativo da una parte lascia traspirare i liquidi e il sudore che vengono prodotti ed espulsi dalla pelle e dall’altra parte permette la dispersione esterna del calore corporeo.

Quello che viene dissipato all’esterno è il calore sotto forma di un tipo di radiazione infrarossa che gli indumenti normali trattengono e quindi non lasciano che il calore corporeo si disperda.

In realtà sembra che questo materiale sia trasparente e quindi ovviamente non indossabile, ma gli ingegneri di Stamford hanno risolto il problema abbinando il tessuto ad un tipo di polietilene opaco che permette il passaggio dei raggi infrarossi, rendendolo traspirante con le nanotecnologie.

Niente più aria condizionata

Se questo materiale dovesse essere messo effettivamente in commercio e se dovessero ovviamente essere creati degli abiti o dei tessuti, questi potrebbero essere utilizzati durante i periodi più caldi.

Ci si rifarebbe interi guardaroba estivi con vestiti fatti di questo nuovo tessuto traspirante e si potrebbero persino pensare di utilzzarlo per creare coperte per dormire o magari ai copriletti o copridivani.

Gli ingegneri dell’Università di Stamford con questo tessuto vorrebbero sostituire l’aria condizionata che proprio bene non fa, quindi invece di rischiare antipatici raffreddori estivi per il cambio di temperatura ci si potrebbe vestire di abiti fatti con questo rivoluzionario tessuto e stare freschi anche nei posti più caldi.